martedì 15 luglio 2014

La gambusia e i 18 avannotti - video -

Gambusia qui visibile femmina (più grande) e maschio nelle loro normali proporzioni
Continua l'esperimento di acquaponica; ieri la gambusia che avevo preventivamente messo nella vaschetta apposita al parto a sfornato questi 18 avannotti...spero di riuscire

lunedì 2 giugno 2014

Video aggiornamento dopo 1 mese di acquaponica

Si sono presentati vari problemi, tra i quali stalli frequenti del sifone a colonna, decessi di 8 pesci rossi dovuti a cause non identificate e per un esemplare dovuta alla malattia delle branchie rosse e gonfie, si è inoltre ripresentata in alcuni esemplari di pesce rosso la malattia dei puntini bianchi risolte con blu di metilene. Sono stati reintegrati 16 pesci rossi + 2 carpe koi + 2 shubunkin + 2 gambusie (che si vorrebbero mangiare i pesci rossi che si salvano perchè sono il triplo di dimensione rispetto all''aggressore).
shubunkin

Gambusia:
femmina lunghezza max fino a 7 cm
maschio lunghezza max 3 cm

La verdura presentava foglie giallastre dovute ad eccessivo apporto di acqua del sistema e durezza dell'acqua risolta con aggiunta di acqua demineralizzata con

Dafnie - cibo vivo per pesci

Femmina di Dafnia adulta
Di seguito vi illustrerò come si potrà avviare un piccolo allevamento di dafnie in maniera molto semplice, basterà fare un pò di pratica e poi andrà avanti quasi da sola.
L'attrezzatura adatta dipende dalle esigenze e dallo spazio a propria disposizione, comunque di base occorrono almeno 2 contenitori (possibilmente non in metallo), in modo da avere un ciclo di raccolta abbastanza continuato altrimenti se vi interessa somministrarle una o due volte a settimana come leccornia, andrà benissimo anche un solo contenitore che parta sempre da un minimo di dieci litri.

Ricapitoliamo l'occorrente:
- vasca da 10 litri in su
- lucina a led
- siringa senz'ago
- setaccino per naupli d'artemia

Premetto che prima di ogni altra cosa bisognerà procurarsi un inoculo (o starter) da qualcuno che le possiede e poi.....SI COMINCIA!!!



Allevamento casalingo
Si possono tenere senza grossi sacrifici in una semplice bacinella d'acqua in plastica trasparente tipo quei contenitori che

martedì 20 maggio 2014

Blu di metilene

Il problema della malattia dei puntini bianchi dei pesci in vasca della scorsa settimana è stato brillantemente risolto inserendo Blu di metilene.

Blu di metilene: viene spesso usato come misura preventiva o per la cura contro le malattie dovute a protozoi, a funghi e a flagellati.
Per preparare la soluzione base occorre scioglere 1 grammo di blu di metilene in un litro di acqua.
In acquario arredato si usa 1ml di soluzione base ogni litro di acqua dell'acquario. Per combattere le infezioni batteriche si usa la dose più concentrata: 3ml di soluzione base ogni litro di acqua per tre giorni, meglio se effettuata in un recipiente separato. Mentre contro gli ectoparassiti si praticano brevi bagni di 30 minuti, in vasche separate, diluendo 200ml di soluzione base ogni 10 litri di acqua (alcuni pesci delicati possono non sopportare questa concentrazione).
Come prevenzione contro l'insorgere delle malattie dopo il trasporto o per prevenire infezioni fungine si può trattare la vasca con 30-50 ml di soluzione base ogni 100 litri di acqua.
In commercio si possono trovare numerosi prodotti che contengono Blu di Metilene.

Blu di metilene
formula di struttura
Methylene-blue-ox-3D-vdW.png
Nome IUPAC
cloruro di 3,7-bis(dimetilammino)fenazationio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare C16H18ClN3S · xH2O
Massa molecolare (u) 319,86 g/mol (sost. anidra)
Aspetto solido verde scuro
Numero CAS [61-73-4]
PubChem 6099
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua ~ 50 g/l (20 °C)
Temperatura di fusione 180 °C (~453 K) (decomposizione)
irritante
attenzione
Frasi H 302
Consigli P 301+312 [1]
Il blu di metilene (BdM) è un composto organico della classe degli eterociclici aromatici. Trova impiego in molti campi differenti.

A temperatura ambiente si presenta

mercoledì 14 maggio 2014

Pesci - La malattia dei puntini bianchi o Ictioftiriasi


La mallattia dei puntini bianchi è dovuta al protozoo microscopico Ichthyophtirius multifiliis, e' una delle infezioni più note tra quelle causate da protozoi. Questi protozoi traggono nutrimento dai più minuti vasi sanguigni dell'epidermide e quando sono maturi forano la pelle e cadono sul fondo della vasca. Qui si riproducono in una spora, dividendosi centinaia di volte, e dopo 36 ore sono in grado di infettare i pesci. L'animale ammalato appare cosparso di puntini bianchi, che si trasformano ben presto in aree più estese, danneggiando la cute. Il prurito è molto evidente e la pelle si stacca a vasti lembi. I danni provocati al rivestimento cutaneo dei pesci consentono anche l'ingresso di altri agenti patogeni.


Megalamphodus affetto da "malattia dei puntini bianchi". 


Malattia contagiosissima. L'infezione viene sempre trasmessa da pesci appena introdotti che non hanno ancora manifestato i sintomi di ictioftiriasi.
L’Ictioftiriasi è stata descritta per la prima volta verso la fine dell’Ottocento in varie specie di pesci d’acqua dolce; in ogni caso risultano colpiti anche i pesci d’acquario un po’ ovunque e, talvolta, in maniera anche cospicua. 

Ciclo biologico

venerdì 9 maggio 2014

Esperimento di acquaponica sul terrazzo: seconda settimana

Continua il mio primo esperimento di acquaponica, di seguito il resconto dopo la prima settimana dall'avviamento dell'impianto:
Registrati 2 decessi, 1 carpa koi dopo 3 giorni dall'immissione (nessun motivo apparente) ed 1 pesce rosso a 5 giorni dall'immissione (forse dovuta ad un parassita, presentava sun fianco delle escrescenze squamose) il resto della popolazione è molto vivace ed in salute.
Sono state integrate

sabato 3 maggio 2014

Primo esperimento di acquaponica sul terrazzo di casa con video

il mio piccolo impianto di acquaponica sul terrazzo di casa
Primo esperimento di acquaponica un'antica tecnica di coltivazione di piante e pesci che viene fatta risalire probabilmente agli Assiro-Babilonesi che probabilmente la usarono per i giardini pensili.

Questa prova sul terrazzo di casa ha avuto inizio il 02/05/2015 con l'immissione in vasca di 4 pesci rossi e 2 piccole carpe koi, mentre nel letto di coltivazione sono state piantate 5 piantine di basilico, 3 di insalata ed un carciofo.

Ringrazio mio figlio che mi ha portato le 2 carpe koi, anche lui incuriosito da questa tecnica che abbiamo appreso in rete solo da qualche giorno.

Sono curioso di vedere come prosegue questo esperimento, visto che da sempre non distinguo un filo d'erba da un cipresso e fino ad ieri