sabato 3 maggio 2014

Acquaponica




Si tratta di un'applicazione pratica nata una ventina d'anni fa, un ibrido che coniuga l'acquacoltura, ovvero l'allevamento ittico, e l'idroponica, ovvero la coltivazione di piante in acqua.

L'acquaponica rende inutili il filtro per l'acqua e il fertilizzante per la piante, trasformando l'impianto in un mini-ecosistema autosufficiente in cui i rifiuti vengono riciclati dalle radici, che filtrano così al contempo l'acqua.
Sebbene le tecniche del no soil e dell'allevamento ittico siano molto antiche, la combinazione dei due è recente e si può far risalire ai primi anni '70.
Studiata in ogni parte del mondo, interessa soprattutto
per l'abbattimento di spazi e costi, per la produzione ridottissima di rifiuti comunque organici. Attività ideale nelle scuole, offre spunti educativi permettendo di chiarire il concetto di circolo biologico e di sinergia tra organismi viventi.
Il connubio naturale che lega piante, pesci e acqua è evidente e lampante, e stupisce che la relazione sia stata sfruttata e approfondita relativamente tardi.
I pesci necessitano di un ambiente pulito e ben ossigenato, e di un nutrimento adeguato.
Producono rifiuti solidi e liquidi, che se lasciati accumulare senza un adeguato filtraggio inquinano irrimediabilmente l'ambiente uccidendo gli ospiti.
Nel nostro sistema i rifiuti organici in questione vengono attaccati dai batteri nitrificanti.
Le piante assorbono ammonio e nitrato durante il processo di assimilazione, dopo il quale sono convertiti in molecole organiche contenenti azoto.
Quando i nutrienti a base di azoto hanno svolto la loro funzione, batteri decompositori specializzati iniziano un processo noto come denitrificazione.
Per dirla con parole semplici, durante il processo le piante possono assorbire gli elementi di cui hanno bisogno, eliminando al contempo l'inquinamento e garantendo un ambiente sano per i pesci.

Commercialmente parlando, l'acquaponica resta una nicchia marginale ma in grande sviluppo.


Nelle Isole Vergini un gruppo di ricercatori ha sviluppato un progetto per importare questa tecnica soprattutto negli arcipelaghi dove la maggior parte dei prodotti agricoli devono essere importati e il pescato è in calo.

L'università di Davis in California lavora al riadattamento del concetto di "family farm" (fattoria familiare) prevedendo l'utilizzo dell'acquaponica in ambiente domestico a scopo ludico, educativo, decorativo e per produrre biologicamente su scala medio piccola .

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